Il commissario straordinario nominato per la Spending review pubblica Carlo Cottarelli nominato dal governo per proporre tagli alle spese che ammontano a 32 miliardi nel giro di tre anni, ha pubblicato il nuovo programma di lavoro.
Nella nota che accompagna il lavoro, il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, Cottarelli ha dichiarato che “Non sarà risparmiato nessun settore dalla spending review. E’ importante che le riforme non siano calate dall’alto ma sia creato un gruppo di consultazione con le parti sociali per discutere non solo della mobilità ma per avere imput, idee per la revisione della spesa”.
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Il Ministro ha poi chiarito che la maggior parte dei risparmi che risulteranno recuperati in tal modo saranno destinati alla diminuzione del cuneo fiscale e che giungeranno da ogni parte dei settori, dal pubblico impiego, a un nuovo taglio sulle auto, alla Rai, alle pensioni. In modo particolare è proprio il settore delle pensioni che la spending review ha acceso la maggior parte delle discussioni.
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Infatti sia i politici che i sindacati e le associazioni chiedono al governo di intervenire sul sistema pensionistico, per cambiare l’attuale sistema delle pensioni, voluto dall’ex ministro Fornero, che ad oggi non ha prodotto gli effetti desiderati e che ha portato solo problemi, a partire dal problema degli esodati, per arrivare ai Quota 96, ai precoci, agli usuranti, all’ incognita del pensionamento delle donne.
Quindi, se c’era una speranza, che faceva pensare che la Legge di Stabilità avrebbe potuto apportare cambiamenti in merito, questa è svanita. Ad oggi non si è minimamente parlato di eventuali modifiche in tal senso e sembra alquanto difficile che, con i tagli aggiuntivi previsti dalla spending review, si possa considerare di prendere provvedimenti anche sul sistema pensionistico.