E’ scaduto questa mattina il termine ultimo di presentazione degli eventuali emendamenti al decreto sui debiti della Pubblica Amministrazione, con cui il Governo ha intenzione di sbloccare la situazione dei mancati pagamenti alle imprese creditrici dello Stato.
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In commissione Bilancio sono state dunque presentate 252 proposte di modifica, sulle quali il Senato sarà chiamato ad esprimere le sue valutazioni a partire da martedì prossimo, per poi arrivare alla lettura definitiva da parte della Camera entro il 4 di Giugno.
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Le possibilità sostanziali di modifica, tuttavia, a detta di fonti governative, sono piuttosto ristrette, a causa dei limiti di bilancio che fissano le risorse disponibili per il momento a 40 miliardi per i prossimi due anni e alla necessità di mantenere il giusto rapporto tra debito e PIL.
Gli emendamenti su cui sembra però più certa la discussione sono la semplificazione della certificazione del debito attraverso la norma del silenzio – assenso; l’estensione della compensazione tra crediti commerciali e debiti; la proposta di estendere il pagamento dei debiti anche a quelli contratti nella prima parte del 2013, dal momento che per ora il decreto copre solo quelli fino a dicembre 2012. Altre proposte riguardano, infine, la non sanzionabilità degli enti locali che hanno pagato le imprese creditrici.