Le campagne per il 5 per 1000 sono così intense che alla resa dei conti non ci si aspetta di certo dei numeri esigui come quelli che stiamo per raccontare.
Entro il 31 ottobre 2012, il Ministero per i Beni e per le attività culturali doveva raccogliere tutte le candidature per la procedura di riparto del 5 per mille. Alla data di scadenza le candidature pervenute al MiBAC erano soltanto 29, tra cui figurano quelle del FAI, di Italia Nostra, le fondazioni Adriano Olivetti, Giorgio Cini di Venezia e Zetema di Matera.
Il 30 novembre il Ministero ha poi pubblicato online l’elenco delle richieste idonee, avendo rilevato alcuni errori nelle richieste escluse. Alla fine dei conti i candidati effettivi per la ripartizione del 5 per mille per le attività culturali sono soltanto 15.
Un po’ poco per un’iniziativa che è al suo esordio: il MiBAC, infatti, per la prima volta può ricevere con le dichiarazioni IRPEF 2011 le donazioni del 5 per mille per la cultura e ridistribuirle. Nel 2012 è stato prorogato anche il termine per la presentazione delle domande, da maggio ad ottobre.
La speranza del ministero, che ha stimato di raccogliere nuovi fondi per sopperire alla riduzione degli investimenti statali e degli enti locali, contratti del 36 per cento circa, è che le domande del 2013 siano in numero crescente.
azione o affitto che non hanno optato per la cedolare secca devono versare l’imposta di registro, tramite il modello F23 usando un codice tributo adeguato al tipo di fabbricato.