Mentre il Presidente del Consiglio Enrico Letta si trova ancora in America, impegnato in un lungo tour diplomatico che lo scopo, tra le altre cose, di rassicurare gli investitori internazionali sulla stabilità politica del Paese, arrivano dal Fondo Monetario Internazionale – FMI – previsioni non positive per quanti riguardano i conti pubblici italiani.
> Letta annuncia interventi per ritornare sotto il tetto del 3% del deficit
Le previsioni del FMI, infatti, si discostano da quelle elaborate dal Governo italiano, delineando un quadro più negativo, che porta il rapporto debito – PIL a salire al 3,2% entro la fine del 2013, cioè ad acquisire un punto percentuale più in su di quel 3,1% che è stato recentemente previsto e inserito anche all’interno del Def, il Documento di Economia e Finanza.
> All’interno del Def deficit al 3,1% e PIL in calo dell’1,7%
Per quanto riguarda invece il 2014, ad essere più ottimisti in relazione alla situazione economica italiana, sono stati proprio gli esperti del Fondo Monetario Internazionale, che hanno previsto un calo del rapporto deficit – PIL al 2,2%, mentre, secondo le previsioni del Governo italiano, nel corso del prossimo anno il deficit del Paese si dovrebbe attestare al 2,3%.
A quanto pare, la differente stima previsionale sul rapporto debito – PIL è dovuta ad una diversa considerazione del risvolti della cancellazione dell’IMU tra Roma e Washington. Sulla stessa linea dei dati relativi ai conti pubblici, tuttavia, stanno anche quelli relativi all’andamento del PIL italiano, per il quale il FMI prevede una contrazione dell’1,8% per quest’anno e una dello 0,7 per il 2014, pronostici dissimili da quelli italiani, che invece interpretano la situazione attraverso un 1,7% e un 1%.