Anche debito pubblico e banche italiane nel rapporto del FMI sull’Italia

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 Con la pubblicazione della relazione finale sullo stato dell’economia italiana i commissari internazionali del Fondo Monetario Internazionale hanno tracciato un’analisi approfondita della situazione dell’economia del nostro paese, che appare purtroppo ancora travagliato da importanti problemi, come quello del lavoro, che ne fanno un sorvegliato speciale. 

Il FMI pubblica la relazione sullo stato dell’economia italiana

Ma non è solo l’alto tasso di disoccupazione italiano a impensierire gli esperti del FMI. L’Italia gioca infatti un ruolo centrale all’interno dello scacchiere internazionale e risvolti negativi ai danni della sua economia potrebbero generare importanti conseguenze a catena anche su altre realtà economiche. Per questo motivo la dettagliata relazione del Fondo Monetario Internazionale si è concentrata anche su altri aspetti di fondamentale importanza dello stato economico del Paese, come quelli rappresentati dal debito pubblico e dal sistema bancario italiano.

Per il FMI il deficit italiano salirà al 3,2% entro la fine del 2013

Il debito pubblico italiano, infatti, secondo  le previsioni del FMI, continuerà a crescere nel 2013, superando il 130% del PIL, mentre il deficit salirà fino al 3,2% per poi subire una diminuzione fino al 2,1% nel 2014. Nel corso del prossimo anno, invece, il debito pubblico italiano è previsto ancora in salita, passando prima al 132,3% e poi, successivamente, al 133,1%. Per migliorare questa situazione l’Italia dovrebbe continuare a muoversi sulla strada delle riforme e del contenimento.

Per quanto riguarda il sistema bancario italiano, il giudizio generale del FMI sulla tenuta in uno scenario di crisi è alquanto positivo, anche se le banche potrebbero avere bisogno di un fabbisogno di liquidità pari a 6 miliardi di euro entro il 2015. motivi di preoccupazione vengono invece dal piano di ristrutturazione del gruppo Monte dei Paschi di Siena, a causa della entità dell’istituto senese.

 

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