Risale solo a qualche giorno fa l’annuncio, da parte del Presidente del Consiglio Enrico Letta, del nome di colui che dovrà aiutare lo Stato Italiano a fare finalmente pace con le sue ingenti spese. Si tratta di Carlo Cottarelli, individuato anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni come il futuro commissario per la spending review, che avrà quindi il compito di ridurre il più possibile i costi della dispendiosa, più che imponente, macchina statale italiana.
> Carlo Cottarelli sarà il nuovo commissario per la spending review
Carlo Cottarelli è l’attuale direttore del dipartimento per gli Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale, ma proprio oggi arrivano ulteriori notizie da parte dell’Istituto diretto da Christine Lagarde. Carlo Cottarelli ha infatti presentato le sue dimissioni, che saranno effettive a partire dal prossimo 22 ottobre. Questo significa che Cottarelli accetterà l’alto incarico propostogli dal Governo italiano.
> Per il FMI l’Italia ha consolidato i suoi conti
Cottarelli è stato a capo del Dipartimento Affari Fiscali dell’Istituto di Washington per 5 anni e in questo periodo di tempo si è distinto in modo particolare per aver portato a termine il progetto del Fiscal Monitor, lo strumento fiscale principale di cui si serve il Fondo Monetario Interazionale.
Nel frattempo, intanto, a Washington, è già stato nominato un direttore ad interim per il dipartimento fino ad oggi gestito da Cottarelli. Del resto lo stesso era arrivato al Fondo nel 1988 e all’interno di quest’ultimo aveva ricoperto negli anni, diversi incarichi. Prima di allora, però, nel curriculum del futuro commissario per la spending review ci sono anche passaggi attraverso la Banca d’Italia e l’ENI.