Secondo una recente indagine compiuta degli esperti di Altroconsumo, organizzazione che da anni si batte per la tutela dei diritti dei consumatori, le condizioni richieste dalle banche e dagli altri intermediari italiani per la concessione di un mutuo sono, nella maggior parte dei casi, o ingiuste, perché eccessive o contro le norme di legge, perché contrarie a quanto previsto dallo stesso Codice del Consumo.
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E’ questo infatti il sunto di una ricerca che è stata condotta nel mese di giugno scorso in dieci grandi città italiane, all’interno delle quali sono state passate al setaccio proposte e comportamenti finanziari di circa 155 agenzie che offrono la sottoscrizione di mutui. Gli esperti di Altroconsumo hanno infatti inviato presso di queste un finto cliente di circa 40 anni, single e senza figli, con la richiesta di un mutuo per l’acquisto di una casa del valore di circa 300 mila euro, di cui chiedeva che gli fosse finanziato l’80% dell’importo.
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Ne è risultato che nella maggior parte dei casi, anche a fronte dell’esibizione di un contratto a tempo indeterminato e di un reddito da 4 mila euro al mese gli istituti di credito non sono stati favorevoli alla concessione del finanziamento, mentre nei restanti casi hanno proposto prodotti e servizi contrari alla normativa vigente.
Assicurazioni sulla casa obbligatorie e mancanza di trasparenza nelle offerte e nelle procedure hanno quindi fatto scattare la denuncia di Altroconsumo, che si è rivolta all‘Ivass, a Bankitalia e all’Antitrust, che ora dovranno cercare di mettere un po’ di ordine nel sempre più complesso mondo dei mutui italiani, la cui concessione, a quanto pare è sempre più lontana dai clienti italiani.