Fiat e tutti i sindacati, eccezion fatta per la Fiom, hanno stipulato un accordo a Melfi al fine di procedere con la ristrutturazione dell’impianto. Da Torino hanno confermato investimenti di un miliardo destinati alla produzione dei 2 nuovi modelli a partire dal 2014, nonché per la produzione della Grande Punto. In questo lasso di tempo ci sarà un periodo di cassa integrazione straordinaria a turno tra gli operai.
La soddisfazione dei Sindacati
I Sindacati (Rsa di Stabilimento e le segreterie regionali di Fim, Uilm, Fismic, Ugl, Acqf) considerano importante l’intesa appena trovata, poiché contempla la costanza produttiva della Grande Punto, stabilisce la ristrutturazione con nuovi investimenti per lo stabilimento e fa si che i lavoratori legati all’azienda siano ancora in organico malgrado la crisi del settore automobilistico.
Da ultimo, l’intesa secondo i Sindacati fornisce le prospettive per realizzare nuovi modelli potenzialmente pronti per il mercato mondiale, creando nuove prospettive per la Lucania.
L’impegno di Fiat
Da par suo Fiat, nella persona del presidente John Elkann, ha dichiarato nuovamente che il Lingotto gradisce condizioni per poter operare nel migliore dei modi in Italia e nel resto del mondo. Elkann si è inoltre soffermato sui rapporti con i governi del nostro Paese, considerandoli degli interlocutori dai quali Fiat non ha ricevuto alcun aiuto negli ultimi dieci anni. Elkann ritiene comunque il dialogo tra azienda ed esecutivi costruttivo, ma non crede di avere bisogno di aiuti, ragion per cui non li chiede neanche.