Con le dimissioni di Mussari e lo spiattellamento sui giornali dell’affare Monte dei Paschi di Siena, ci si è chiesto, a questo punto, cosa ne sarà dei mutui e dei prestiti che i consumatori hanno acceso con l’istituto di credito finito nell’occhio del ciclone.
► Quanti soldi in fumo per il Monte dei Paschi
Sicuramente la situazione, ora che lo scandalo è stato spiegato, è molto più chiara, ma i trucchi e i sotterfuggi risalgono al 2009 e in questo momento il sistema bancario del Belpaese è sotto l’osservazione dei tecnici internazionali.
Mussari è stato accusato di aver creato un buco nel bilancio della banca di ben 220 milioni di euro, mettendo in crisi l’istituto di credito senese in primis, ma anche tutto il sistema finanziario italiano.
► MPS zavorrata dalla questione derivati
Mussari, in pratica ha prima gestito la ristrutturazione del credito del Monte dei Paschi in modo poco trasparente tramite il conto derivato Alexandria e poi ha ostacolato le verifiche approfondite, una volta giunto a capo dell’ABI.
Lo Stato ha teso la mano al Monte dei Paschi tramite l’erogazione dei famosi Monti-bond ma questo non è sufficiente a rassicurare il Fondo Monetario Internazionale che sta per sottoporre gli istituti di credito nostrani ad un vero test antistress che tiene conto anche del sistema di vigilanza nazionale.
► Gli emendamenti al ddl stabilità in dieci punti
Per i consumatori si prevede una nuova stretta creditizia, dovuta al fatto che ci saranno sempre meno soldi che le banche potranno mettere a disposizione per mutui e prestiti.