Una delle misure di prim’ordine inserite all’interno della legge di Stabilità che il Consiglio dei Ministri ha varato solo qualche giorno fa consiste in un vasto piano di dismissione del patrimonio immobiliare e di privatizzazioni di società statali, mentre da ciò che non si potrà vendere si cercherà di ottenere rivalutazioni.
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Così, anticipando quanto verrà applicato nei prossimi mesi, il Presidente del Consiglio Enrico Letta in una intervista rilasciata al Washington Post ha annunciato che saranno messe in vendita due grandi società italiane, Terna, per il settore dell’energia e Fincantieri per il settore della cantieristica navale.
> Al via l’operazione di dismissione del patrimonio pubblico immobiliare
Il Governo è quindi più che intenzionato a cedere alle privatizzazioni le controllate del Tesoro, che, come anticipato anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni entreranno a far parte di un programma di dismissioni.
Per quanto riguarda Terna, ad esempio, si tratta della società che gestisce la rete elettrica nazionale di cui il Tesoro detiene circa il 30%. La quota che verrà ceduta in questo frangente, per la prima e ultima volta, sarà pari al 4,9%, in modo tale che lo Stato potrà rimanere comunque al controllo della società nonostante una parte di dismissione.
Anche per Fincantieri, del resto si pensa che possa essere applicato un meccanismo simile, con la cessione di una piccola percentuale della società e il mantenimento del controllo sulla parte maggiore. Su Fincantieri, del resto, non sono ancora arrivate informazioni più dettagliate, anche se l’amministratore delegato De Bono si è detto pronto ad una decisione del genere.