Per evitare il Fiscal Cliff i cittadini statunitensi maggiormente benestanti saranno costretti a dover pagare più tasse. Ad annunciarlo è il neo-rieletto Presidente americano Barack Obama. La dichiarazione era prevedibile ma immediatamente il Dow Jones è sceso giù a quota -0,05%.
Ma perché il Fiscal Cliff è così importante per l’amministrazione di Obama?
Lo United States Fiscal Cliff si riferisce agli effetti di una serie di leggi recenti che, se non modificate, si tradurranno in aumenti delle tasse, tagli alla spesa e una corrispondente riduzione del disavanzo di bilancio a partire dal 2013. Queste leggi includono l’aumento delle imposte dovute della scadenza dei tagli fiscali di Bush e tagli alla spesa ai sensi della Budget Control Act del 2011.
Tradotto in numeri, il Fiscal Cliff sarà una scure sul popolo americano, che comporterà un aumento delle tasse e tagli automatici alla spesa per un totale di 600 miliardi di dollari solo nel 2013.
Ma il rischio non è solo per la popolazione, il Fiscal Cliff, se non giunge ad un accordo in tempi brevi, porterà l’amministrazione di Obama alla perdita della tripla A.
In questi giorni l’America di Barack Obama sta vivendo uno scontro interno accesissimo per fare in modo che questo non accada. Le due controparti della politica americana, purtroppo, sono in completo disaccordo sulla questione legata alla riduzione del deficit di bilancio del paese (che è arrivato a toccare 1,09 miliardi di dollari), e quindi difficilmente riusciranno a trovare una intesa sul mezzo che porterà l’America a superare questo delicato obiettivo.
La proposta di Obama è quella di tagli alle spese (soprattutto sulla Difesa) compensati dall’aumento del prelievo fiscale sui redditi più alti:
«Non possiamo tagliare la nostra strada verso la prosperità. Se siamo seri sulla riduzione del deficit dobbiamo combinare i tagli alla spesa con le entrate e questo significa chiedere agli americani più ricchi di pagare un po’ più di tasse».
Di avviso contrario i repubblicani che per risparmiare propongono lo smantellamento del welfare.
Le trattative al Congresso inizieranno il 13 novembre e, se non si arriverà ad un accordo, non si potrà evitare il Fiscal Cliff e, come previsto dal Congressional Budget Office, l’economia cadrà in recessione nel 2013.
Bene, il mercato se ne farà una ragione. Obama ha un secondo mandato a disposizione per fare di più e meglio senza nulla da perdere, visto che tanto è comunque il suo ultimo mandato.