Come abbiamo visto anche in un post pubblicato prima di questo, a partire dal prossimo 1 gennaio 2014, secondo quanto previsto dal testo della nuova legge di Stabilità, l’imposta di bollo sulle comunicazioni di rendicontazione di tutti i prodotti finanziari verrà ritoccata a rialzo, subendo un incremento del 10%.
> Soluzioni per non pagare l’imposta di bollo sul deposito titoli
Anche in questo post, dunque, continueremo a suggerirvi delle soluzioni valide per evitare l’aumento dell’imposta di bollo e di continuare a percepire intatti i propri rendimenti.
> Anche i conti deposito saranno più costosi da gennaio 2014
Oltre alla possibilità di trasferire il proprio deposito titoli in un paradiso fiscale e a quella di vendere i titoli prima della rendicontazione e poi riacquistarli subito dopo, ci sono delle altre scappatoie che consentono ai lavoratori di non pagare l’imposta di bollo.
Una soluzione possible è infatti quella di trasferire tutto il proprio deposito titoli presso un istituto di credito che non addebita ai clienti il pagamento dell’imposta di bollo. L’operazione di trasferimento si può richiedere gratuitamente ed è attiva nel giro di 10 o 20 giorni.
Numerosi istituti bancari oggi tendono ad offrire l’esenzione delle imposte dai prodotti finanziari al fine di acquisire nuovi clienti o di mantenere quelli che già hanno. La pratica è diffusa soprattutto presso le banche online, che possono proporre sia una esenzione temporanea che una esenzione permanente.
I risparmiatori sono sono quindi invitati a prendere visione ogni volta delle condizioni proposte dalle banche al fine di valutare la migliore offerta commerciale a loro disposizione nel caso in cui decidessero per il trasferimento.