Contrariamente a quanto emerso nei giorni passati, la Corte dei Conti ha posto oggi ordine nella questione che ancora lega i gestori delle slot machine illegali, quelle non collegate negli anni passati alla rete telematica delle Sogei, e le sanzioni che saranno tenuti a pagare allo Stato.
> La sanatoria per i gestori delle slot machine funziona solo per metà
In precedenza era stato infatti concesso a tutti i gestori di poter beneficiare di uno sconto dell’80% sul totale, ma come abbiamo visto anche in un post pubblicato in precedenza, questo calcolo non ha prodotto i risultati sperati e il gettito del provvedimento avrebbe fatto incassare allo Stato solo 235 miliardi di euro rispetto ai preventivati 500 circa.
> I gestori delle slot machine chiedono di aderire alla sanatoria
E non bisogna dimenticare che grazie alla “munificità” dei gestori di slot machine illegali anche la cancellazione della prima rata dell’IMU aveva trovato finalmente copertura. La Corte dei Conti, dunque, non ha dato corso all’istanza presentata dai gestori su concessione del Governo ma ha confermato “integralmente il provvedimento emesso in precedenza”.
I gestori delle slot machine illegali sono quindi ora condannati a pagare in terza sezione d’appello il 30% di quanto pattuito in primo grado. Con questa risoluzione le sei concessione che avevano fatto richiesta di aderire alla sanatoria saranno invece costrette a pagare in totale 350 milioni di euro più gli interessi maturati a partire dalla sentenza di primo grado.
Entro metà mese, quindi, dovranno integrare le cifre già versate, pari a circa il 20 per cento, con quelle mancanti. Le altre quattro concessionarie andranno invece avanti con l’appello nel 2014.