Il 2013 sarà un anno di pressione fiscale record, lo aveva già annunciato Prometeia nello studio pubblicato a fine gennaio. Oggi la Corte dei Conti ha parlato di quanto questa pressione fiscale sia un pericolo più che reale per le sorti dell’economia.
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Ora anche la CGIA di Mestre pubblica le sue valutazioni, che si mostrano essere in line a con quanto già detto dalle altre istituzioni. Secondo l’Associazione di artigiani e piccole imprese la pressione fiscale per il 2013 raggiungerà il record storico del 45,1% del prodotto interno lordo, che, trasformato in numeri, diventa un peso di 11.735 euro per ogni cittadino italiano (anziano, adulto o bambino che sia).
Confrontando questa evidenza con i dati passati, la CGIA rivela come ci sia stato un aumento di imposte e tributi sui cittadini pari al 125% dal 1980. Se, nel complesso, nel 1980 lo Stato riuscì a raccogliere 63,8 miliardi di euro (dato attualizzato al 2012), per quest’anno le casse dell’Erario saranno rimpinguate con 714,3 miliardi di euro. Ad ogni cittadino, quindi, corrisponde un aumento di circa 5000 euro di tasse.
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Il segretario della CGIA di Mestra, Giuseppe Bertolussi ha commentato:
Nel 2013 gli italiani lavoreranno per il Fisco fino alla metà di giugno. Una cosa insopportabile.