Sono circa duemila i posti di lavoro che potrebbero andare in fumo alla ThyssenKrupp. La motivazione di questi tagli, secondo quanto riportato da Spiegel online, è il tentativo di risparmiare ben 500 milioni di euro l’anno entro il 2015. Oltre al taglio del personale, il colosso potrebbe anche optare per la dismissione di alcuni comparti per avere un’azienda meno pesante e più facile da salvaguardare contro la crisi.
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Non è così vero, quindi, che la Germania non ha subito la crisi. In misura minore rispetto a molti altri paesi, forse, ma i tentacoli della congiuntura economica difficile sono arrivati anche nel paese della Merkel e il primo comparto a farne le spese è quello dell’acciaio.
Per questo la ThyssenKrupp sta mettendo in atto questa doppia strategia (tagli occupazionali e dismissione di alcune attività) che andrà a toccare circa duemila dei 27.600 dipendenti di Steel Europe, ossia il comparto siderurgico di ThyssenKrupp. Oltre a questo comparto, potrebbe essere interessata dai tagli al personale anche la centrale amministrativa di Duisburg.
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Ancora tutto da decidere, comunque, perché la proposta deve ancora passare al vaglio della direzione aziendale e dei sindacati, che potrebbero essere l’ostacolo maggiore, ma, come fanno sapere da Steel Europe, il comparto non riesce più a coprire i suoi costi di produzione.