I segnali di ripresa dell’economia italiana sembrano confermati dai dati sulla fiducia dei consumatori e delle imprese. Piccoli dati sul clima, ma che sembrano invertire la rotta rispetto a qualche mese fa.
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A novembre. L’indice sul clima di fiducia delle imprese italiane mostra un miglioramento e il dato arriva a 83,2 dal precedente 79,9. L’Istat spiega questo dato riferendo la crescita dell’indice complessivo al clima di maggiore fiducia delle imprese manifatturiere, di quelle dei servizi e di quelle del commercio al dettaglio. Per quanto riguarda gli altri settori, il clima di fiducia delle imprese di costruzione è invece in diminuzione.
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Il settore manifatturiero si conferma quindi importante per l’Italia e l’indice della fiducia in crescita dimostra che c’è mercato. L’indice è cresciuto a ottobre per questo settore a 98,1 dal precedente dato di 97,4. Alla base c’è un giudizio migliore sugli ordini e sulle attese di produzione. Inoltre, c’è una ripresa per ciò che concerne l’indicatore dei beni di consumo, dei beni intermedi e dei beni strumentali.
Le imprese di costruzione hanno una fiducia che è invece, come detto, scesa. A ottobre l’indice del clima di fiducia per questo tipo di imprese è a 80 con il precedente dato a 80,9. C’è un peggiore dato sulle attese sull’occupazione mentre i giudizi sugli ordini sono migliorati.
Il clima di fiducia sulle imprese di servizi è aumentato a novembre a 80,5 in un mese, a ottobre era al 74,9. I giudizi e le attese sugli ordini sono migliorati come quelle sull’andamento dell’economia.
Nel commercio al dettaglio si registra un clima di fiducia al 90,7 in crescita rispetto al dato che era di 89,4. La crescita riguarda la grande distribuzione mentre in quella tradizionale il dato è invariato.