Per cercare di contrastare lo stato di estreme povertà in cui si sta vertendo, sarà tentata la strada del reddito minimo garantito per il quale le risorse saranno prese dalle pensioni d’oro, a partire da un reddito di 90.000 euro. Questo è uno dei temi fondamentali previsti dalla Legge di Stabilità che ha avuto la fiducia dal Senato.
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I proventi ricavati dal prelievo sulle pensioni d’oro andranno a finanziare la sperimentazione della carta acquisti e, come spiegato da Stefano Fassina, il viceministro dell’Economia, il reddito minimo d’inserimento in alcune grandi aree metropolitane.
Si è dato via al Sistema nazionale di garanzia con 2 fondi, uno a favore delle piccole medie imprese e uno per i mutui da concedere alle famiglie e dei lavoratori co.co.pro.. In concomitanza al prelievo sulle famigerate pensioni d’oro che riguarderà i redditi che superano i 90mila euro e servirà per finanziare la carta acquisti, ci sarà, inoltre, anche l’introduzione, in via sperimentale, di un reddito minimo di inserimento.
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Per quel che riguarda gli immobili è prevista una nuova tassazione con l’addio alla Trise e l’arrivo della Iuc; l’ampliamento degli sconti per le imprese ai fini Ires e Irpef solo per l’anno in corso e la riduzione della platea del taglio del cuneo fiscale con le detrazioni concentrate sui redditi medio-bassi.
È anche prevista la sanatoria sulle cartelle esattoriali, le risorse per la Sardegna e le aree terremotate e alluvionate. Inoltre è previsto il rinvio della normativa sulle spiagge e sull’indicizzazione delle pensioni che dovranno quasi con certezza essere esaminate alla Camera.