Notizie che influenzano i mercati nazionali ed internazionali da parte del Nuovo Continente. È proprio la stretta monetaria degli Stati Uniti d’America, unita ai prossimi dati sulla disoccupazione che si prevede in calo del 7,2% con la crescita dei consumi dello 0,3%, ad attirare l’attenzione dell’Europa ed in particolare dell’economia guidata da Angela Merkel.
Nel Vecchio Continente ci si concentra molto sul territorio tedesco. La Bundesbank ha rialzato le stime sulla crescita del Pil dell’anno corrente ed anche del prossimo anno ad un +0,5% e +1,7% da +0,3% e +1,5%. I dati inerenti alla crescita economica sembrano essere positivi per quella che è la principale economia europea. Infatti le previsioni del 2015 riportano un aumento del prodotto interno lordo della Germania di un +2%. Jens Weidman, il presidente della Bundesbank, ha assicurato che l’economia del paese è in ottimo stato, che il livello di disoccupazione è basso, che la crescita dei salari è tornata alla normalità e che l’occupazione è chiaramente in rialzo.
L’influenza degli Stati Uniti d’America si evidenzieranno con le prossime mosse della Federal Reserve. La banca centrale degli USA si riunirà nei prossimi giorni, tra il 17 e il 18 dicembre, per valutare i dati positivi, ovvero le stime inerenti alla disoccupazione, che sembra essere in calo, e i consumi, che tornano ad aumentare. Due fattori, quest’ultimi, che vedono il Pil in crescita del 3,6% con possibile riduzione, da parte della Fed, dell’acquisto dei bond da 85 miliardi di dollari al mese sul mercato.
Per questa fine del 2013 sembra che ci sia un chiaro segnale di ripresa per l’economia americana e per il principale mercato europeo, la Germania.
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