Tra qualche settimana ci saranno i dati finali. E ci si chiede se nella riunione del 17-18 dicembre, la Fed inizierà ad eliminare le misure straordinarie del QE, lanciando il tapering.
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La crescita è stata sostenuta soprattutto dalla componente delle scorte, mentre rallenta la spesa per consumi.
In una intervista a Bloomberg Sam Coffin, economista presso Ubs Securities ha commentato “Il forte balzo è dovuto alle scorte, ma il grande interrogativo per il quarto trimestre è se questa espansione delle scorte sia stata volontaria (operata dunque dalle aziende al fine di soddisfare una domanda in aumento) o involontaria”,. Coffin ritiene che in questo trimestre, “assisteremo a un investimento sulle scorte più lento, e tale rallentamento sarà un elemento negativo per la crescita”.
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Le scorte sono quindi aumentate a un ritmo su base annua di $116,5 miliardi, contro il tasso precedentemente registrato a $86 miliardi e al record dal primo trimestre del 1998. Nel secondo trimestre, erano aumentate a un ritmo di $56,6 miliardi. Le vendite finali, che lasciano fuori le scorte, hanno reso un rialzo +1,9%, meno del +2,1% del secondo trimestre. Le spese per consumi, che sull’economia Usa pesano per quasi il 70%, sono aumentate dell’1,4%, al ritmo più lento dal quarto trimestre del 2009.
Altro motivo che blocca l’entusiasmo è che nel terzo trimestre la spesa corporate per le attrezzature è stata ferma, anche se in “recupero” rispetto alla flessione -3,7% riportata nella pubblicazione preliminare del Pil. L’avanzamento del Pil nel terzo trimestre segue il +2,5% nel secondo trimestre e +1,1% nel primo trimestre del 2013.