Una delle banche che gioca un ruolo primario nell’economia del paese è senza alcun dubbio l’Istituto di Credito di Siena. La Fondazione del Mps ha redatto una relazione per l’importante assemblea prevista per la fine del mese di dicembre.
L’incontro di fine anno vedrà tra gli argomenti principali quello del rinvio dell’esecuzione dell’aumento di capitale. La stessa fondazione ha evidenziato che ci sono dei chiari rischi per la medesima banca, pericoli che arrivano dal possibile “non rinvio” dell’aumento di capitale che comporterebbe degli imprevedibili e comunque nuovi assetti proprietari. Quest’ultimi non avrebbero solo delle chiare conseguenze per il Monte dei Paschi di Siena. Infatti, in quest’ultimi caso gli effetti si riverserebbero sull’intera economia dell’Italia dato che 26 miliardi di Btp fanno si che il medesimo gruppo bancario giochi un ruolo decisivo nel debito pubblico.
Le passività statali sono al centro dell’attenzione di questa manovra e la Fondazione dei Paschi di Siena evidenzia l’importanza e l’interesse sociale di un equilibrato e graduale processo di dismissione per quanto riguarda la quota della banca. Nella stessa relazione si marca il bisogno di trovare un compratore per il suo 33,4%, una quota che coincide l’interesse finanziario dell’Italia dato che la caduta del titolo del Mps potrebbe portare grandi rischi non soltanto per il terzo gruppo bancario ma anche per l’intera penisola. Del resto è proprio il Monte dei Paschi di Siena ad avere circa 26 miliardi di euro di titoli governativi in portafoglio e un ruolo decisamente importante nell’emissione e nelle negoziazioni del debito pubblico.
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