Gli Exchange traded funds, hanno semplificato l’accesso all’investimento rispetto a quando prima ci si doveva rivolgere ad intermediari specializzati. Naturalmente quando si parla di investire i propri soldi, è sempre opportuno affidarsi ad intermediari autorizzati e soprattutto competenti, poichè il rischio di subire perdite è sempre elevato. Quindi massima attenzione.
Gli Etf, Exchange Traded Funds, fondi indicizzati quotati, rimangono all’interno di una categoria di fondi, le cui parti sono contrattate in Borsa in tempo reale, attraverso un istituto di credito o un intermediario autorizzato. Gli Etf si possono collocare in mezzo tra un’azione e un fondo e permettono di sfruttare i vantaggi di ambedue. Una qualità degli Etf è rappresentata dall’indicizzazione.
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Gli Etf replicano passivamente la composizione di un indice di mercato (geografico, settoriale, azionario o obbligazionario) e quindi anche il suo rendimento. Gli Etf rendono possibile effettuare la diversificazione e la diminuzione dei rischi tipica di un fondo di investimento, scambiando le quote del fondo come una normale azione.
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Il trend di questi strumenti è più che positivo con una crescita, in soli dodici mesi, di 485 miliardi. Record storico anche in Italia, dove il patrimonio totale (Etf, Etc ed Etn) dei prodotti quotati in Piazza Affari sfiora i 26 miliardi. Secondo Emanuele Bellingeri, responsabile per l’Italia di iShares (Black Rock), il successo degli Etf si spiega perchè “con un solo Etf e a costo contenuto, si può prendere posizione, in modo diversificato, su uno o più mercati, evitando il problema della scelta dei singoli titoli. Inoltre, essendo strumenti liquidi, nelle fasi negative è possibile disinvestire rapidamente e rimodulare il portafoglio, sulla base delle nuove condizioni di mercato”.