E’ da poco stato approvato il nuovo Isee, ma sta già suscitando polemiche.
Le famiglie numerose e i disabili lo contestano e alla Camera uno schieramento che va dalla Lega al Partito democratico, passando per l’Unione di centro, Nuovo centro destra e Sinistra ecologia libertà, si prepara a chiedere modifiche in sede di discussione della Legge di Stabilità.
In merito agli interventi per le famiglie numerose, le associazioni familiari contestano il contenuto della riforma dell’Isee e Francesco Belletti, presidente del Forum Associazioni familiari, spiega: “Il Forum delle associazioni familiari aveva già segnalato nei mesi scorsi le molte criticità contenute nel decreto di aggiornamento dell’Isee. In particolare la sovrastima del valore della prima casa che penalizza chi ha risparmiato per i propri figli e la scala di equivalenza che non fotografa la situazione reale delle famiglie con figli, ancor più se in situazioni di particolare disagio”.
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Più pesante la situazione per i disabili. Nel nuovo Isee tra le novità inerenti alle persone con disabilità, è stata introdotta la voce Indicatore della situazione reddituale (ISR), in cui vanno calcolati, ai fini Irpef, anche trattamenti assistenziali, previdenziali, indennitari, incluse le carte di debito, a qualsiasi titolo percepiti da amministrazioni pubbliche (se non già inclusi nel reddito complessivo dichiarato). Il che sta a significare che se in un nucleo familiare c’è una persona con disabilità, oltre ai redditi vanno sommate anche le altre indennità eventualmente percepite.
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Dal totale dei redditi sono detratte le spese o le franchigie inerenti al nucleo familiare. Per le detrazioni, se nel nucleo sono presenti persone con disabilità, verranno applicate delle franchigie che variereanno in relazione all’età e alla gravità della disabilità. Potranno essere detratte alcune spese sanitarie per disabili fino ad un massimo di 5000 euro.