Numerose banche d’affari tentano di spiegare agli investitori quali sono gli asset più remunerativi del 2013, tenendosi alla larga dalle opzioni binarie legate ai titoli di Stato. Insomma, se parliamo di Stati, meglio evitare di tirar fuori il portafoglio, visto che la situazione politica è decisamente instabile.
E’ vero che dove si corre il rischio c’è più gusto, ma investendo nelle giuste materie prime si ottiene comunque un buon risultato. Secondo Morgan Stanley il 2013 sarà l’anno delle materie prime perché la domanda, a livello internazionale, è aumentata parecchio e stanno acquisendo un ruolo decisivo anche le riserve dei paesi emergenti, prima tra tutte la Cina.
► La Germania riparte dall’oro
Attenzione però a quello che dicono i broker che tendenzialmente considerano rischioso l’investimento nelle materie prime. Morgan Stanley, invece, ha evidenziato ben otto commodities che possono dare risultati interessanti. I risparmiatori devono quindi puntare sull’oro che è da ritenersi un evergreen del settore, sulla soia, sul mais, sull’argento e sul platino.
► Tra le materie prime scegliete il rame
La domanda di oro, per esempio, resterà ancora alta, nonostante la spinta rialzista, adesso, sia più contenuta. Per effetto della correlazione che esiste tra oro e argento, anche quest’ultimo potrà risultare parecchio vantaggioso. L’inserimento del platino nel paniere è giustificato dai cali di surplus ottenuti dall’estrazione in Sud Africa. Tra le materie prime agricole spiccano la soia, il mais e il grano.