Nella nuova legge di stabilità è intervenute la pretendendo che venga aumentato l’equo compenso per la copia privata. Ne risentiranno in maggior misura smartphone, tablet e computer. I dispositivi mobili saranno soggetti a un aumento delle tasse già applicate e “imposte” dalla Siae per controbilanciare la diffusione illegale dei contenuti. Tutto questo potrebbe avvenire già a partire dal 2014.
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Già da qualche anno è previsto l’equo compenso che dovrebbe integrare quanto dissipato dal fenomeno della pirateria di musica, film e video. Fino ad oggi è stato usato per i dispositivi e per i supporti capaci di memorizzare dati. La tassa è adeguata alla quantità di memoria integrata. Questo significa che acquistando uno di questi prodotti si presumeva la copia dei contenuti, dal momento che si era già versato il balzello.
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Quindi come riportato dal Corriere della Sera, se fino ad oggi, la Siae poteva adattare l’equo compenso in base alla media europea, ora avrebbe libertà d’azione. E i rincari potrebbero toccare il 500% e generare un indotto che potrebbe coinvolgere anche le Smart TV, tra 100 e 200 milioni di euro.
In un periodo di eccessiva difficoltà economica sarebbe assurdo penalizzare l’unico frammento florido della consumer electronics. In realtà ciò che accadrà con la legge di Stabilità è che sarà diminuito l’equo compenso sui prodotti ormai vecchi come Dvd, videoregistratori ecc. ci sarà un aumento pari a cinque volte su smartphone e tablet.
Si tratta di più di 5 euro per ogni dispositivo mobile che vanno a cumularsi al prezzo attuale e di 6 euro per i computer.