La Legge di Stabilità è approdata al Senato per l’ultimo passaggio dell’approvazione. La Legge vale 14,7 miliardi, una sorta di manovra coperta a livello finanziario in parte dalle misure comprese nella stessa Legge di Stabilità e il deficit è di 2,5 miliardi.
Questi i conti con il saldo per il 2014 che mostra un aumento delle entrate di 2,1 miliardi, con l’aumento del prelievo fiscale e contributivo. Nel 2015 le entrate saranno di circa 600 milioni e nel 2016 di 1,9 miliardi. Le entrate dell’Imu che mancheranno, perché la tassa è stata abolita, saranno coperte da quelle della Tasi che entrerà in vigore da inizio anno.
Il relatore Giorgio Santini del Pd ha parlato al Senato delle modifiche introdotte alla Legge di Stabilità alla Camera. Nel 2014, gli effetti in termini di indebitamento netto riguardano un peggioramento di circa 2,5 miliardi che sono circa lo 0,2% del Pil. Nei due anni successivi c’è il miglioramento dell’indebitamento che è di 3,5 miliardi nel 2015, lo 0,3% del Pil, e 7,3 miliardi nel 2016, lo 0,4% del Pil. Il relatore ha affermato che dalla prima lettura in Senato, la Camera ha migliorato l’indebitamento.
Il relatore Giorgio Santini ha detto che in termini di indebitamento netto la Legge di Stabilità prevede che “la variazione netta delle entrate è pari a circa 2,1 miliardi di euro nel 2014, 0,6 miliardi nel 2015 e 1,9 miliardi nel 2016. La variazione netta delle spese (differenza tra maggiori e minori spese) comporta un aumento complessivo delle spese di circa 3,6 miliardi nel 2014 imputabile per circa 1,1 miliardi alle spese in conto corrente e per circa 2,5 miliardi alle spese in conto capitale. Nel biennio successivo la manovra implica una riduzione netta delle spese pari a circa 3,4 miliardi nel 2015 e 5,9 miliardi nel 2016”.