Mario Monti, anche se la sua carica di primo ministro italiano potrebbe terminare nei prossimi giorni, prosegue il suo impegno nel risanamento della nazione e ha annunciato poche ora che, stando anche ai dati dell’Unione Europa rilasciati in questi giorni, l’Italia sta uscendo dal tunnel della recessione economica.
Un tunnel che è stato più lungo del previsto ma che finirà, al massimo, a giugno di quest’anno. L’Unione Europea aveva già previsto che i primi venti di ripresa avrebbero iniziato a spirare sull’Italia entro la prima metà del 2013 e, inoltre, il paese ha corretto il deficit di bilancio nei tempi stabiliti e che anche nei prossimi anni rispetterà gli obiettivi.
Il premier uscente, nel suo intervento a Firenze, ha ribadito la necessità di proseguire con le riforme strutturali, in primis quelle legate al mondo del lavoro, iniziando dall’eliminazione dell’Irap che grava in maniera sostanziale sul costo del lavoro.
Serve un impegno straordinario contro la precarietà e per una occupazione stabile. Per questo lancio la proposta di un pacchetto d’urto con alcuni punti precisi, a partire dal taglio del costo del lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Monti si dice molto fiducioso soprattutto per quanto riguarda l’opinione dell’Unione nei confronti del paese. Infatti, dal momento che gli obblighi sono stati rispettati si può anche chiedere a Bruxelles il permesso di mettere in atto le riforme necessarie anche se queste dovessero far aumentare il disavanzo pubblico.