Chi ben comincia è a metà dell’opera, recita un adagio che tutti conosciamo. E per quanto riguarda la borsa si adatta con estrema fierezza ai titoli che iniziano con buona impostazione.
Il riferimento va ad Enel, gruppo quotato sul listino principale di Milano, che ha previsto in tempi relativamente brevi, l’emissione di un nuovo bond ibrido. Il gruppo ha affidato le operazioni come joint book runner a Banca Imi, Bbva, Bnp Paribas (B&D),Credit Agricole, Db, Ing, Jp Morgan, Mediobanca, Natixis, SocGen e UniCredit.
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In base alle voci di corridoio ogni giorno sarà buono per questo nuovo collocamento, che si accoda quelli in euro-sterline e in dollari, a scadenza 60 anni, piazzati a settembre scorso per un totale di circa 2,7 miliardi di euro. Per concludere il programma di obbligazioni ibride accordato dal cda Enel nel maggio scorso fino a cinque miliardi di euro, la società potrà emettere ulteriori strumenti finanziari per altri 2,3 miliardi di euro circa. In base ai documenti consultati da milanofinanza.it, anche questa nuova emissione di inizio anno sarà multi-valuta. Una prima tranche in euro potrebbe ammontare fino a 1,5 miliardi, mentre la seconda, in sterline, fino a 600 milioni.
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Per la tranche in euro è presunto un tasso fisso fino al 6,5% fino alla prima data di possibile rimborso anticipato, nel 2020, e in seguito un tasso swap euro cinque anni aumentato del 5% per anno fino al 2025, del 5,25% per anno fino al 2040, e del 6% fino alla data di scadenza (2075). In merito alla tranche in sterline, scadenza 2076, il saggio degli interessi è fisso fino all’8% alla prima data di possibile rimborso anticipata nel 2012, e successivamente al tasso swap Gbp cinque anni incrementato fino al 6% per anno fino al 2026, al 6,25% fino al 2041 e infine al 7% fino alla scadenza vera e propria.