Elezioni amare per Piazza Affari

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 A quattro ore dalla chiusura delle urne, le proiezioni delle elezioni spaventano i mercati. Soffermiamoci, ad esempio, su quanto sta accadendo presso la Borsa di Milano.  Piazza Affari, in maniera rocambolesca, in un primo momento accelera sugli instant poll che consegnano il governo nelle mani Bersani con un margine di oltre 8 punti sul Pdl, per poi frenare bruscamente sulle successive proiezioni. Proiezioni che ora danno un sostanziale equilibrio tra Centrodestra e Centrosinistra al Senato. Il Movimento 5 Stelle, al momento, si colloca come terza forza del Paese. Il suo apporto e la sua crescita danno poche chance di una netta bipartizione.

L’era del bipolarismo, in altri termini, potrebbe essere finita.

Restando in ambito economico, Piazza Affari gira per le prime ore del pomeriggio in territorio assolutamente negativo. Al termine della seduta, poi, si verifica un piccolo colpo di reni. Piazza Affari si stoppa con un rialzo dello 0,73%.

Eurozona

Per quanto concerne il resto d’Europa Londra sale dello 0,8%, Francoforte sale del 2,4% e Parigi sale dell’1,8%.

Per quanto riguarda il listino milanese, l’osservato speciale è naturalmente il titolo Mediaset. Al termine della pioggia di vendite allo scoperto di venerdì scorso, le azioni del Biscione sono salite sugli scudi (fino al +10%) per poi ritracciare poco sopra l’1,4%. Al termine una raffica di sospensioni al rialzo, Unicredit cala passando dall’8% a poco sopra la parità. Il suo movimento è in linea con tutto il settore bancario (Mediobanca, Ubi Banca e Banco Popolare).

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