Il comparto primario è sicuramente il settore che in questo periodo fa da traino all’economia italiana, posizionandosi davanti a comparti quali quello automobilistico e quello industriale.
Non vi è dubbio che l’agricoltura stia attraversando un buon momento di forma. Le novità fiscali approvate dall’emendamento presentato due giorni fa per quanto concerne il disegno di legge sulla stabilità, ne tengono conto e considerano molto il settore.
Parliamo, anzitutto, delle società agricole.
A decorrere dal 2013, Snc, Sas ed Srl agricole ritorneranno alla tassazione originaria: quella che si basa sulla differenza dei costi e dei ricavi. Confermate invece le previsioni contenute nel testo originario circa gli acconti d’impresa. Essi dovranno essere rideterminati tenendo in considerazione il bilancio e non con riferimento ai redditi catastali, a partire dal gennaio del prossimo anno.
Soffermiamoci su ditte individuali e società semplici. Queste due micro-categorie continueranno a determinazione il reddito sulla base dei criteri catastali.
Resta da considerare la nuova situazione fiscale relativa ai terreni agricoli.
La rivalutazione dei redditi dominicali e agrari dei terreni del 15% verrà applicata dal 2013 e non da quest’anno, come invece era stato inizialmente stabilito all’interno dell’originaria legge di stabilità.
Vi era infatti una rivalutazione del 15% che è ridotta al 5% se i terreni sono posseduti e coltivati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.