Chi è proprietario della prima casa ed è residente nei Comuni dove i sindaci hanno stabilito di accrescere le aliquote base fissate dal esecutivo al 4 per mille, fino al 5 e addirittura al 6 per mille, alla data del 24 gennaio dovranno versare la mini Imu.
La tassa quindi spetta a quei proprietari di abitazioni principali che dovranno fare il pagamento del la differenza tra quanto dovuto nel 2012 e quanto sarebbe stato loro chiesto nel 2013. Per il calcolo della Mini Imu, si parte dalla rendita catastale rivalutata per 165, applicando prima l’aliquota base del 4 per mille e poi l’aliquota effettiva deliberata dal Comune, che potrà essere del 5 e del 6 per mille.
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La somma che andrà versata per la mini Imu deriva dalla differenza tra l’ammontare dell’imposta municipale propria risultante dall’applicazione dell’aliquota e della detrazione per ciascuna tipologia di immobile e dall’applicazione dell’aliquota e della detrazione di base previste dalle norme statali per ciascuna tipologia di immobile in misura pari al 40%.
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Se l’Immobile si trova in uno dei Comuni che hanno alzato l’aliquota dell’Imu al di sopra del 4 per mille sarà dovuto il versamento pari al 40% dell’aumento. I capoluoghi di provincia che hanno alzato l’aliquota sono il 60%, molti intorno al 5 per mille come a Roma, mentre a Milano l’aliquota è arrivata al 6 per mille. Va ricordato che il pagamento della mini-Imu non interessa i proprietari di prime case di lusso, corrispondenti alla categoria A1, A8 e A9, che hanno già pagato la rata Imu di dicembre.