L’economia italiana è al turning point e le prospettive di una ripresa diventano realistiche e concrete: resta grave però lo stato di salute del mercato del lavoro.
È questa la stima del Bollettino Economico emesso dalla Banca d’Italia per il futuro prossimo della nostra economia: in base a questi dati il PIL nazionale dopo essere calato di un altro 1,8% nel 2013, aumenterà dello 0,7% nel corso di quest’anno e dell’1% nel 2015.
► Per Bankitalia ripresa debole e non priva di problemi
In realtà una prima percentuale positiva è già stata raggiunta negli ultimi tre mesi del 2013, dopo l’interruzione della flessione registrata nel terzo trimestre.
► Per Bankitalia la disoccupazione crescerà nei prossimi due anni
Le valutazioni espresse nel Bollettino di Bankitalia divergono comunque rispetto a quelle fissate nel DEF del governo, che punta su un più consistente incremento del Pil sia per il 2014 (1%) che per il 2015 (1,7%). Nei prossimi due anni tuttavia la ripresa sarà sostanzialmente lenta e a rischio in tutta la zona euro.
Sul fronte del lavoro, “nonostante i primi segnali di stabilizzazione dell’occupazione e di aumento delle ore lavorate”, la situazione resta invece difficile: sempre secondo il rapporto della Banca Centrale infatti la disoccupazione toccherà il picco del 12,8% nel 2014 e del 12,9% nel 2015, per poi iniziare a deflettere.
Nello scenario complessivo del prossimo biennio, il prodotto dovrebbe segnare un lento recupero, grazie anche ad un miglioramento della domanda interna e ad un politica monetaria agevolante, con tassi livellati al minimo storico dello 0,25%.
Il mese di novembre 2013, a confronto con il mese di novembre 2012, ha registrato nel contempo (dati Istat) una sensibile riduzione del volume totale di export italiano (-3,4%), con un saldo commerciale comunque superiore di 3,1 miliardi.