In Italia non solo l’indice di natalità è in mano alla popolazione straniera residente nel nostro paese ma gli immigrati abbiano anche le redini dell’economia tricolore. Gli stranieri, extracomunitari e non, arrivano in Italia e non per fare soltanto gli operai, o lavori poco qualificati. In moltissimi casi diventano imprenditori di qualità. Una recente ricerca di Unioncamere conferma questa fotografia.
► I motivi del boom delle partite Iva under35
Nel 2012, spiega l’unione delle Camere del Commercio italiane, le imprese straniere in Italia sono cresciute del 5,8 per cento, soprattutto grazie all’intraprendenza di marocchini e cinesi, ma sembra che l’imprenditoria non abbia più segreti nemmeno per i cittadini del Bangladesh. Nella maggior parte dei casi questi cittadini stranieri lavorano nel settore delle costruzioni o nel settore del commercio.
►Nel 2012 è stato boom di donne imprenditrici
In tutto, le imprese in Italia capitanate da cittadini stranieri, sono 480 mila e sono circa 24 mila più dell’anno scorso. Gli imprenditori più attivi sono i marocchini, titolari di 58555 attività, a seguire ci sono i cinesi con 42703 attività e gli albanesi con 30475 attività. Quello che sorprende è l’aumento delle imprese dei cittadini che arrivano dal Bangladesh, che in aumento sono aumentate di 3180 unità.
Secondo il presidente di Unioncamere, queste imprese straniere sono anche in grado di offrire opportunità di lavoro ad altri cittadini in cerca di occupazione, stranieri e non e questo fa ben sperare per le dinamiche occupazionali del nostro paese.