Gli investitori confrontano i prezzi delle azioni ad altri fattori per valutare il valore.
Non si può dire quanto vale un’azione guardando solo al suo prezzo. Poiché il valore di un titolo dipende dai guadagni, 100 euro per una azione può essere un prezzo a buon mercato se le prospettive reddituali della società sono abbastanza alte, mentre 2 euro può essere costoso se il potenziale di guadagno è scarso.
Per avere un’idea sul fatto se un titolo è sopravvalutato o sottovalutato, gli investitori confrontano il suo prezzo con il fatturato, gli utili, i cash flow e altri criteri fondamentali. Confrontando le aspettative di performance di una società a quelli della sua industria è abbastanza comune. Le imprese che operano in settori di debole crescita vengono giudicati in modo diverso rispetto a quelli i cui settori sono più robusti.
► Consigli per investire in azioni 1
Un portafoglio intelligente per una crescita a lungo termine comprende azioni di diversi settori. Come regola generale, è meglio tenere azioni di diverse industrie. In questo modo, se una certa economia crolla si ha qualcosa su cui ripiegare.
È più intelligente acquistare e tenere buone le azioni puntando sul lungo periodo che impegnarsi nel commercio rapido. Il costo delle negoziazioni è un elemento da considerare per vedere se i propri investimenti permettono di arrivare a dei guadagni. Ci sono costi alti per certi tipi di mercati per gli intermediari e per le tasse. Fare investimenti a breve termine e cambiare acquistando e vendendo velocemente conduce quindi a pagare più spese. Inoltre, lo scambio attivo richiede di prestare particolare attenzione alle oscillazioni dei prezzi delle azioni. Cosa che non è così facile da fare. Gli investimenti nel lungo termine sono maggiormente consigliati e di dovrebbero basare sulle prospettive di crescita delle società su cui si investono i propri soldi.