La domanda globale di petrolio aumenterà più rapidamente di quanto previsto in precedenza per quest’anno, considerato che la crescita economica nei paesi industrializzati è in ripresa, come afferma l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie).
L’Aie, che consiglia la maggior parte dei grandi Paesi consumatori di energia sulla politica energetica, ha detto che la maggior parte delle principali economie del mondo sono oggi libere dai vincoli della recessione. La domanda quindi torna a crescere e a questo si lega anche il fatto che le economie emergenti richiedono sempre più petrolio per loro esigenze.
Le previsioni sono che il consumo di greggio aumenterà di 1,3 milioni di barili al giorno per quest’anno per un totale di 92,5 milioni di barili al giorno, rispetto ai 91,2 milioni di barili dello scorso anno e ai 90 milioni del 2012.
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L’aumento della produzione di greggio degli Stati Uniti ha contribuito a bilanciare gli effetti delle interruzioni delle forniture che si sono avute in alcuni Paesi dell’Opec lo scorso anno. Negli Stati Uniti la produzione di olio di scisto ha raggiunto livelli record, ma quest’anno l’Opec dovrà anche aumentare la sua produzione per soddisfare la crescente domanda.
L’anno scorso, l’instabilità politica ha portato all’abbassamento delle esportazioni libiche, a volte a meno del 10% della capacità, e i barili iraniani sono scomparsi dal mercato a causa delle sanzioni. La Libia ha quindi interrotto le forniture di greggio per motivi che concernono la stabilità politica e le sanzioni internazionali.
L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti conducono l’aumento mentre la Libia ha visto un aumento modesto.