Generali vuole cambiare la propria posizione patrimoniale per ritornare a dare dividendi in linea con gli standard del mercato assicurativo europeo. Un piano voluto anche dal group Ceo, Mario Greco, nel corso del recente Investor Day svoltosi a Londra a fine novembre.
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I target per il 2015 sono il raggiungimento di un indice Solvency 1 superiore al 160% e risparmi lordi per 750 milioni di euro, che saliranno a 1 miliardo entro il 2016. Grazie al lavoro sui costi, il gruppo triestino dovrebbe ottenere miglioramenti operativi per 1,6 miliardi di euro entro il 2015 e per 2 miliardi entro il 2016. Per quanto riguarda il capitolo cessioni, Generali è di recente uscita dal capitale di Pirelli incassando circa 230 milioni di euro, spiegano gli specialisti di Rbs. Grazie a quest’ultima dismissione, il gruppo ha già raccolto oltre 2,6 miliardi dei 4 miliardi previsti dalle cessioni entro il 2015. I primi nove mesi del 2013 si sono chiusi per il Leone di Trieste con un utile in crescita del 40,4% a 1,59 miliardi di euro, sostenuto da una solida raccolta e dalla performance operativa. Il risultato operativo ha infatti raggiunto i 3,36 miliardi di euro, in rialzo del 6,2% dai 3,29 miliardi dello stesso periodo del 2012.
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La cura Greco si è fatta sentire a Piazza Affari dove Generali nel 2013 ha mostrato un progresso di circa 25 punti percentuali. A favorire il rialzo del titolo le previsioni di un risultato operativo migliore rispetto al precedente esercizio e la buona riuscita del piano cessioni. Standard & Poor’s ha di recente posto il rating di Generali in creditwatch negativo in scia allo stretto rapporto della compagnia triestina con il mercato italiano. Il gruppo ridurrà però l’esposizione verso i titoli di Stato italiani a 55 miliardi di euro a fi ne 2013 rispetto ai 58,5 miliardi registrati a fine 2012.