Nel 2014 non sono molti i cambiamenti per ciò che concerne l’Imu sulle abitazioni differenti da quelle principali. Quello che è certo è che anche le case storiche vanno al catasto. Altre disposizioni riguardano gli immobili agricoli.
Con riferimento a questi ultimi, è da segnalare l’esenzione totale dei fabbricati rurali strumentali, a prescindere dai soggetti che li possiedono. Per riconoscere la qualifica di ruralità è necessario disporre di un’annotazione specifica negli atti del catasto, rilasciata dall’Ufficio del Territorio.
L’altro cambiamento concerne i terrei agricoli che sono di proprietà di coltivatori in possesso della qualifica di imprenditori agricoli professionali e di coltivatori diretti. Per questi terreni, il moltiplicatore per determinare la rata dell’Imposta municipale unica è passato da 110 a 75.
Per quanto riguarda i fabbricati locati, i comuni hanno la possibilità di deliberare aliquote ridotte fino allo 0,4 %. La diminuzione potrebbe anche essere conferita solo per alcune tipologie di immobili locati, quali ad esempio gli immobili a canone concordato.
In questo caso, è necessario presentare la denuncia all’Imu indicando le unità immobiliari che godono dell’agevolazione.
Tra i beni d’impresa un trattamento riservato lo hanno meritato i fabbricati D e i beni merce delle imprese costruttrici. I fabbricati D anche nel 2014 sono soggetti a una quota pari allo 0,76% dell’imponibile Imu. I comuni possono farla salire fino all’1,06% così da guadagnare completamente l’extra-gettito.
I beni merce delle imprese costruttrici sono esonerati dall’Imu per tutto il 2014. Per godere dell’esenzione devono però presentare la dichiarazione Imu.
Le seconde case, i negozi e gli uffici, si interfacciano con regole ordinarie, immutate dal 2012.