Il dicembre dello scorso anno ha fatto registrare ancora un calo degli impieghi. Il settore bancario continua dunque a soffrire, come sostiene Bankitalia. Nello specifico, il tasso di crescita delle sofferenze nell’ultimo anno ha toccato il 24,6%. Si tratta di un’accelerazione in confronto al 22,7% di novembre.
Per quanto concerne i prestiti al settore privato, la contrazione annuale è stata del 3,8%. Si tratta di un rallentamento in confronto al -4,3% del mese precedente.
Diminuiscono dell’1,2% i prestiti alle famiglie su base annua. Si tratta del -1,5 % in confronto al mese precedente. Diminuiti anche quelli alle società non finanziarie, sempre su base annua, del 5,3 per cento (-6,0 per cento a novembre).
A dicembre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è apparso uguale al 2,3 per cento (6,1 per cento a novembre). La raccolta obbligazionaria è scesa invece dell’8,3 per cento sui dodici mesi (-7,3 per cento a novembre).
I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,80 per cento (3,86 per cento a novembre); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,69 per cento (9,20 per cento a novembre).
I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono invece pari al 4,36 per cento (4,38 nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,82 per cento (2,76 per cento a novembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,97 per cento.
Dati che, dunque, non fanno ben sperare per il prosieguo dell’anno.