È on-line il Redditest. Di cosa si tratta? Il Redditest è un software grazie al quale ogni contribuente può controllare il proprio livello di spesa sulla base delle entrate. La sua utilità consiste nel far sapere in anticipo ai contribuenti se sono a rischio di controlli effettuabili dall’Agenzia delle Entrate.
Il Redditest è uno strumento sviluppato proprio dall’Agenzia delle Entrate, ente pubblico diretto da Attilio Befera. È gratuito ed è disponibile sul sito internet dell’agenzia.
PERCHE’ IL REDDITOMETRO?
È noto che 4,3 milioni di nuclei italiani (circa una famiglia su cinque) sostiene spese reputate incoerenti. In molti di questi casi, circa un milione, la dichiarazione dei redditi è sospetta. Vengono dichiarati redditi vicini allo zero ma vengono sostenute grossissisime spese. Questi risultati emergono da una simulazione nazionale effettuata dall’Agenzia delle Entrate e illustrata dal suo gestore: Attilio Befera.
Dalla simulazione si evince che tra le diverse categorie di reddito il tasso di irregolarità e più nel settore impresa e nel reddito da lavoro autonomo.
Così, Befera ha deciso di dare vita a uno strumento atto ad indagare le ragioni di questa contraddittorietà insista nelle contraddizioni. Il redditometro, appunto. Che è già pronto:
«È già pronto, e siamo in fase di approvazione del relativo decreto ministeriale e quindi sicuramente a gennaio sarà utilizzabile. Si tratta di uno strumento per stanare l’evasione ma che sarà utilizzato con la massima prudenza e soltanto per differenze eclatantitra le spese e i redditi dichiarati».
DOVE TROVARE IL REDDITOMETRO?
Il Redditest è stato messo a disposizione degli utenti, che possono scaricarlo gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il programma permette di misurare la compatibilità tra le spese effettuate e il proprio reddito familiare.
COME FUNZIONA?
In altre parole il Redditest è un’autodiagnosi che coglie le principali caratteristiche che incidono sul tenore di vita e aiuta le famiglie a controllare la coerenza della propria dichiarazione prima che possa scattare un eventuale accertamento
COMPILAZIONE ANONIMA DEI CAMPI
Una curiosità: misurare il proprio reddito è possibile compilando i vari campi. La compilazioni sono anonime e i propri dati non saranno trattati e utilizzati per secondi fini, né memorizzati nel database del sito dell’Agenzia.
EVENTUALI DISCREPANZE
In materia di reddito è previsto uno scostamento massimo del 20%. Qualora si verifichino eventuali discrepanze non vi sarà un accertamento automatico e istantaneo. L’Agenzia provvederà a convocare il contribuente che sarà tenuto a fornire spiegazioni. Queste ultime dovranno essere più che soddisfacenti, così da non incorrere nell’apertura di un contraddittorio. In mancanza di accordo si procederà eventualmente con l’atto di accertamento.
CAMPI
Il Redditest è un sistema composto da 100 voci, che sono state fatte confluire in sette macro- categorie differenti. Le categorie sono:
– abitazione:
(le voci sono: mutui, ristrutturazioni, collaboratori domestici, elettrodomestici, telefonia fissa e mobile)
– mezzi di trasporto;
(le voci sono: minicar, natanti e imbarcazioni, mezzi in leasing o noleggio)
– assicurazioni;
(le voci sono: contributi obbligatori, volontari e complementari)
– contributi previdenziali;
– istruzione;
(le voci sono: scuole di specializzazione, master, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami e canoni di locazione per studenti universitari)
– attività sportive e ricreative;
(le voci sono: abbonamenti pay-TV, giochi online, cavalli, alberghi, viaggi organizzati e centri benessere)
– contributi obbligatori, volontari e complementari.
A queste categorie si aggiungono la categoria spese significative (le cui voci sono donazioni in denaro a favore di onlus e simili, veterinarie) e la categoria investimenti immobiliari e mobiliari netti (voci: fondi d’investimento, certificati di deposito, valuta estera, oro, numismatica)
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA RILEVAZIONI
Cinque sono le aree geografiche individuate per suddividere le rilevazioni:
Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Isole, Sud. Ogni contribuente dovrà mantenere gli scontrini e gli estratti conto per quattro anni, che è il tempo che il fisco impiega per contestare il reddito da egli dichiarato.