Harmont & Blaine ha conquistato la ‘battaglia cinese’. Giungono buone notizie dal dipartimento cinese di Appello dell’Ufficio Brevetti, il quale ha trasmesso una decisione favorevole, e ormai inappellabile.
Per tale ragione entro pochi giorni la concessione dei diritti sul marchio internazionale Harmont & Blaine sarà definitivamente attribuita alla società che, dunque, potrà nuovamente commercializzare in Cina i propri capi di abbigliamento con lo stesso marchio utilizzato nel resto del mondo. Il logo Harmont & Blaine era stato oggetto di usurpazione e, nel febbraio 2012, in accordo con il distributore locale, il gruppo si era ritrovato nella condizione di dover chiudere i propri dodici negozi presenti in Cina, da Shanghai a Beijing, da Shenzhen a Guangzhou, da Hangzhou a Tianjin.
Attiva in Cina dal 2004, con la prima boutique inaugurata presso il mall La Perle di Canton, dopo otto anni di investimenti per consolidare la posizione del brand e guadagnare quote di mercato, la decisione dell’autorità cinese impose ad Harmont & Blaine di ritirarsi dal mercato con le conseguenti ripercussioni sul volume d’affari e sulla revisione dei progetti di espansione nel Far East.
Il dipartimento cinese di Appello dell’Ufficio Brevetti ha accolto integralmente il ricorso di Harmont & Blaine assicurando la totale copertura del marchio per le classi merceologiche 3, 9, 14, 18 e 25 oggetto del ricorso da parte della società. “Siamo oltremodo soddisfatti per la decisione del dipartimento di Appello” ha commentato l’ad Domenico Menniti. “Tale sentenza, che mette la parola fine a 10 anni di liti giudiziarie, ci ripaga delle sofferenze patite e ci induce a riprendere un percorso interessante nell’area della Great China. Abbiamo già ripreso i contatti con il nostro partner ed entro la fine del 2015 contiamo di ritornare almeno al livello del 2012, con l’apertura di 12 nuove boutique. L’area della Grande Cina potrà arrivare a rappresentare il 12-15% del fatturato del Gruppo”, ha concluso Menniti.