Nuova bancarotta per un produttore cinese di pannelli fotovoltaici. La Chaori Solar Energy ha dichiarato di non essere in grado di onorare il pagamento di obbligazioni in scadenza per 89,8 milioni di yuan, poco più di 10 milioni di euro, che erano state emesse nel 2012.
Di fatto una insolvenza sui pagamenti, confermata anche dall’avvocato Gan Guolong, quale rappresentante di un gruppo di creditori. Secondo alcuni esperti questo rappresenterebbe il primo caso di default sui pagamenti da parte di una impresa nella Cina continentale.
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In ogni caso non è sicuramente il primo dissesto finanziario di un grande gruppo cinese di questo specifico settore, che negli anni addietro ha avuto un vero e proprio boom grazie agli incentivi per verde e fotovoltaico in molti paesi avanzati, particolarmente in Europa. Ma che più recentemente si è ridimensionato anche per il venir meno di parte di questi incentivi, sia per alcune dispute commerciali con l’Ue.
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Della stessa entità se non più fragoroso era stato nel marzo dello scorso anno il default di un altro gigante cinese del fotovoltaico, la Suntech Power. Questa però ufficialmente era finita insolvente negli Usa, dove è quotata, per oltre mezzo miliardo di dollari in bond.
In generale i produttori cinesi del settore sono sicuramente in una condizione di grave sovraccapacità produttiva. E se in passato lo Stato e le amministrazioni locali cinesi erano propensi ad evitare i fallimenti di grandi aziende, il caso Chaori mostra invece che su questo comparto potrebbero ora essersi posizionati a lasciare che il mercato faccia il suo corso.