Il reddito annuale della famiglia media italiana è diminuito tra il 2007 e il 2012, di 2.400 euro. È quanto riporta l’Ocse nel rapporto annuale sugli indicatori sociali spiegando che la perdita di reddito è legata al “deterioramento del mercato del lavoro,soprattutto per i giovani”. Inoltre ad avere una forte incidenza sulla vita delle persone e’ anche la “debole protezione per chi ha problemi lavorativi”.
Tra il 2007 e il 2010, il tasso di povertà tra i giovani (18-25 anni) in Italia è salito di tre punti percentuali, arrivando al 15,4%, e quello degli under 18 di 2 punti percentuali al 17,8%. Giovani e giovanissimi sono così divenuti le fasce d’età con il tasso di povertà più cospicuo, davanti ai quarantenni (13,4%) e agli over 75 (11,7%).
> Importi massimi 2014 per le prestazioni a sostegno del reddito
Per gli esperti Ocse, questo potrebbe continuare anche per i prossimi anni. L’Italia prima della crisi finanziaria aveva “ un sistema di previdenza sociale scarsamente preparato” all’aumento di povertà e disoccupazione, ma “le recenti proposte di riforma del mercato del lavoro e l’estensione del sistema di previdenza sociale rappresentano degli importanti passi nella giusta direzione”.
> Le caratteristiche della polizza Progetto Protetto Reddito proposta da Findomestic
Con il sistema attuale, scrive l’Ocse, “meno di 4 disoccupati su 10 ricevono un sussidio”, e l’Italia è la sola in Europa insieme alla Grecia a non avere “un comprensivo sistema nazionale di sussidi a basso reddito”. Si corre il rischio che “le difficoltà economiche e le disuguaglianze diventino radicate nella società”. il principale degli effetti di questa “mancanza di un efficace sistema di previdenza sociale” è nella distribuzione della perdita di reddito tra le differenti fasce della popolazione.