Nel 2014 dalla spending review arriveranno 5 miliardi. Carlo Cottarelli, il commissario alla spending review, ha chiarito in primo luogo le cifre: nel 2014 i miliardi che si potranno risparmiare in 8 mesi da maggio in poi sono 5. Ha spiegato Cottarelli, 5 sono i risparmi massimi, ottenibili in otto mesi di applicazione, 7 quelli a regime se il 2014 fosse stato utilizzato in pieno. Il commissario ha valutato tutte le ipotesi di lavoro, incluse quelle su cui si sono scatenate le polemiche più accese.
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Si tratta solo di stime, scenari, proposte tecniche, ha precisato, ridimensionando il lavoro fatto finora, diventato oggetto di un’attenzione tormentosa da quando il governo lo ha legato alla riduzione del cuneo fiscale. Ad essere coinvolti da tagli ed esuberi sarebbero, secondo le simulazioni di Cottarelli, ben 85.000 statali ma si tratta, ha precisato, di “una prima stima di massima” che va “affinata” continuando a lavorare. Medesimo per le pensioni.
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Il contributo una tantum per quelle tra i 2.000 e i 3.000 euro è solo uno “scenario illustrativo”. La scelta, in questo come in tutti gli altri casi, spetta alla politica. Cottarelli lo ha ripetuto più volte: sta al governo decidere se, come e dove intervenire. È il governo che deve decidere per le sinergie tra le forze dell’ordine, senza rinunciare in nessun modo alla sicurezza, ma cominciando per esempio a pensare all’utilità o meno del reparto antisommossa della Guardia di Finanza. Sta al governo redigere il piano definitivo, che arriverà con ogni probabilità insieme al Def.