Inps e Istat hanno pubblicato l’annuale rilevazione sulle pensioni erogate in Italia, un quadro da cui emerge, prima di tutto, che poco meno della metà dei pensionati italiani (il 42.6%, ovvero circa 7 milioni di persone) nel 2012, anno a cui si riferiscono i dati, ha percepito un reddito da pensione inferiore ai mille euro al mese.
Tutto questo proprio nel momento in cui si discute animatamente sul sistema pensionistico italiano e su una sua necessaria riforma atta a ridistribuire le risorse tra tutti coloro che, ad oggi, hanno diritto all’assegno mensile degli enti di previdenza.
Il tema pensioni sta scatenando tantissime polemiche in questi giorni, soprattutto per quanto riguarda le grandi disparità tra i ratei erogati dall’Inps e dagli altri enti preposti: su una spesa totale nel 2012 di 270,7 miliardi (in crescita dell’1,8% sul 2011) vanno considerate, infatti, sia i sette milioni di pensionati che percepiscono meno di mille euro al mese sia i pensionati che hanno ratei più alti.
In realtà non sono molti, ma i loro assegni sono una parte piuttosto sostanziosa della spesa pensionistica totale: l’1,3% dei pensionati (circa 200 mila) percepisce una pensione superiore ai 5 mila euro al mese, altri 11.683 pensionati ne percepiscono 10.000 al mese e lo 0,1% del totale percepisce la cosiddetta pensione d’oro, ovvero un assegno superiore ai 10.000 euro al mese per una spesa totale a carica dell’Inps di ben 16,6 milioni di euro.
Gli importi delle pensioni in Italia nel 2012 sono stati così distribuiti: il 42,6% dei pensionati ha avuto un assegno inferiore ai mille euro, il 38,7% tra mille e 2mila euro, il 13,2% tra 2mila e 3mila euro; il 4,2% tra 3mila e 5mila euro e il restante 1,3% superiore a 5mila euro.
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Tra queste percentuali vanno anche considerati i pensionati più fortunati che sono titolari di più di un assegno pensionistico. Nello specifico il 67,3% dei pensionati percepisce una sola pensione, il 24,9% ne percepisce due, il 6,5% ne incassa tre; il restante 1,3% quattro o più pensioni.
C’è da notare, inoltre, che nel 2012 è calato considerevolmente il numero di pensioni erogate da parte dell’Inps per effetto dell’entrata in vigore della riforma Fornero che ha portato all’erogazione di 75.000 pensioni in meno rispetto al 2011.