La Francia non avrà più tempo dall’Ue per arrivare al deficit-Pil del 3%

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 Il commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari Olli Rehn, in una conferenza stampa a Bruxelles sull’assistenza finanziaria all’Ucraina, ha affermato che non vi è alcuna ragione per estendere ulteriormente il termine che l’Unione europea ha dato alla Francia per tagliare il suo deficit di bilancio e rientrare nei parametri. Rehn ha aggiunto che i responsabili politici dovrebbero aver imparato la lezione della crisi del debito e che quindi dovrebbero rispettare le regole che sono state concordate.

La Commissione europea si aspetta che la Francia arrivi quest’anno a un deficit di bilancio al di sotto del massimale dell’Ue del 3 per cento del Prodotto interno lordo (Pil), dal 4 per cento. Dopo il rimpasto di governo di questa settimana, dovuto ai risultati deludenti del partito al governo alle elezioni locali, la Francia ha detto che il deficit sarebbe sceso, ma che vuole discutere nuovamente i termini dei tagli per aiutare l’economia a crescere.

 

La Francia ha mancato l’obiettivo europeo sul deficit

 

In base alle nuove regole di bilancio dell’Ue, rigorose dopo la crisi del debito sovrano, se un Paese ignora le scadenze per la riduzione del disavanzo può essere rapidamente multato. Il commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari Olli Rehn, l’unico che può proporre una revisione della scadenza, ha quindi affermato che non vi sono motivi per concederla. Rehn ha detto che in base alle regole di bilancio dell’Ue, una nuova estensione potrebbe essere giustificata solo se ci fossero eventi economici sfavorevoli e imprevisti con importanti conseguenze negative per le finanze pubbliche. Eventi che non ci sono stati e anzi l’economia della zona euro sta vivendo un rafforzamento.

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