Secondo ribasso consecutivo per il Nikkei che questa mattina ha chiuso le contrattazioni a 14606 punti, praticamente sui minimi di giornata lasciando sul terreno l’1,36%. L’indice dopo aver fallito l’attacco alle resistenze in area 15100 è tornato rapidamente sui propri passi, facendo crescere sensibilmente le possibilità che il movimento in atto dai minimi di inizio febbraio altro non sia se non una pausa di continuazione del ribasso avviato dai record di fine 2013 a 16320. In tale ottica assume grande rilevanza l’eventuale confronto con la linea di tendenza che sale dai dai citati minimi, attualmente a 14300 circa, riferimento la cui violazione sancirebbe il proseguimento della discesa verso un primo obiettivo a 13900 e successivo nei dintorni dei 13200 punti, spiega Fta On line. Reazioni che nel breve cercassero di opporsi al trend negativo acquisirebbero spessore tecnico solo in caso di superamento di quota 15100 per il test a 15500 e più in alto in area 15700 (gap ribassista del 24 gennaio).
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Sul fronte macroeconomico da segnalare che la Bank of Japan ha confermato i tassi di interesse ai minimi storici, nel range compreso tra lo 0,00% e lo 0,10%, mantenendo invariato il programma di acquisto di titoli del debito pubblico in un range di 60-70 triliardi di yen all’anno.
Il Ministero delle Finanze ha reso noto questa mattina il dato relativo alla Bilancia Commerciale. Nel mese di febbraio il surplus si è attestato a 612,7 miliardi di yen, risultando lievemente inferiore ai 628 miliardi stimati dagli analisti. A febbraio diminuiscono le esportazioni, -1,1,% e le importazioni, -7,8%.
L’Ufficio di Gabinetto ha invece comunicato il dato relativo all’Indice Economy Watchers Current, che determina il sentiment tra i lavoratori in relazione all’attività economica e permette di anticipare la spesa dei consumatori. Nel mese di marzo tale rilevazione ha fatto segnare un valore pari a 57,9 punti in crescita dai 53 del mese precedente risultando anche superiore alle stime degli analisti pari a 54,1 punti. L’Indice Economy Watchers sulle aspettative future e’ invece sceso a 34,7 punti da 40,0 di febbraio.