L’Unione europea dovrà firmare una serie di importanti riforme questa settimana e prima delle elezioni europee maggio che possono portare a un ritmo più lento della legislazione. Questa settimana c’è la sessione plenaria finale del Parlamento europeo prima della chiusura in vista del voto di maggio.
Le regole tra le più importanti sulle quali si sta decidendo concernono le banche dopo la peggiore crisi finanziaria in una generazione che ha iniziato a dispiegarsi dagli Stati Uniti e dal mercato immobiliare nel 2007 e che ha rimodellando il settore bancario e dei titoli.
► Le principali banche europee hanno tagliato circa 80 mila posti di lavoro
Le regole hanno anche portato a rafforzare il potere dell’Ue sui mercati dei capitali a scapito dei governi nazionali per evitare ulteriori salvataggi delle banche della zona euro.
Da novembre, la Banca centrale europea (Bce) vigilerà direttamente sui migliori istituti di credito europei. Il discorso riguarda quindi l’unione bancaria che dovrebbe essere raggiunta gradualmente in Europa. La marea di regolamentazione e la centralizzazione sono state innescate dalla crisi.
Martedì il Parlamento europeo approverà due importanti riforme per rendere più facile e veloce la gestione delle banche in modo che non collassino o richiedano denaro per essere salvate. Ci sarà anche una riforma radicale dei mercati mobiliari e la repressione del trading ad alta frequenza.
Il nuovo parlamento non sarà pienamente attivo e funzionante fino a settembre e si concentrerà sulla nomina di una nuova Commissione europea, organo esecutivo del blocco che aiuta a impostare e guidare l’agenda europea. La nuova commissione prenderà in mano le redini nel mese di novembre, se tutto andrà secondo i piani visto che l’ultima volta ci sono stati diversi mesi di ritardo e questo significa che si potrebbe arrivare fino all’inizio del 2015.