Molto atteso era anche il discorso della Yellen presidente Fed all’ Economic Club di New York, ma le novità emerse sono poche. La presidente del FOMC resta convinta che l’occupazione e l’inflazione conservino ampi margini di miglioramento e distino ancora molto dai target FED, che non verranno raggiunti prima del tardo 2016. Ne consegue che la politica monetaria resterà accomodante a lungo, sebbene la Yellen sia pronta a modificare la stance alla bisogna
La seduta europea ha capitalizzato il recupero del mood occorso nelle ultime ore. Sul fronte geopolitico la situazione è in stallo in attesa del summit di domani tra i ministri degli esteri di US, EU, Russia e Ucraina a Ginevra sui cui sono rioposte le speranze di una soluzione della vicenda, spiega Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr. Cosi gli asset più massacrati degli ultimi giorni (periferia e banche) ne hanno approfittato per rimbalzare violentemente. Nuovamente spettacolare la performance dei bond periferici, giunti a nuovi minimi assoluti di rendimento e di spread (rispettivamente 3.06% – 158 e 3.09% e 161 per Bonos e BTP).
> I funzionari della Fed a favore di una politica monetaria accomodante
A metà mattinata il CPI eu per marzo è stato rivisto al ribasso di 0.1% sia per dato headline che per core ha aggiunto, se ce n’era bisogno, ancora pressione sull’ECB. L’€ ha perso 40 cent, recuperati poi in parte in giornata.
> Le minute della Fed non dicono niente di nuovo
Una buona produzione industriale US di marzo (0.7% da prec rivisto 1.2% e vs attese per 0.5) ha offerto altro supporto al sentiment nel primo pomeriggio. In particolare la revisione ai mesi precedenti rende assai più positivo il quadro del primo trimestre 2014 (+4.4%), e presumibilmente indurrà diverse case a elevare le stime di GDP per Q1, che al momento stazionano poco sopra il punto percentuale. Meno positivi i nuovi cantieri (+2.8% vs attese per +7%).