Il MEF ha da poco pubblicato i tassi di interesse effettivi globali medi per il secondo trimestre 2014, ovvero i parametri di riferimento anti usura in vigore dal 1 aprile al 30 giugno 2014. Tali tassi, pubblicati anche sulla Gazzetta Ufficiale, saranno validi per le principali operazioni di credito e di finanziamento a cui i consumatori italiani potranno fare ricorso. Tra queste si dovranno considerare quindi tutte operazioni di mutuo, prestito, leasing e le aperture di conto corrente, solo per citare le principali.
Nella pubblicazione dei dati il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha apportato alcune modifiche ai tassi emanati in precedenza per il primo trimestre 2014. Vediamo come si presenta quindi la situazione dei tassi anti usura per il periodo corrente.
> I tassi soglia antiusura del quarto trimestre 2013 per finanziamenti e conti correnti
- Per i mutui a tasso variabile il tasso anti usura e pari ad un valore di 8,66 per cento contro un precedente di 8,76 per cento
- Per i mutui a tasso fisso il tasso effettivo medio globale è pari ora al 10,46 per cento contro un precedente 10,38 per cento
- Per quanto riguarda invece i prestiti finalizzati, i tassi soglia per gli importi fino a 5 mila euro passano al 19,06 per cento contro un precedente di 19,32 per cento
- Per i prestiti finalizzati con importo superiore ci 5 mila euro il tasso passa invece al 16,22 per cento contro un precedente 16,43 per cento.
> I tassi soglia antiusura del quarto trimestre 2013 per prestiti e mutui
Ci sono stati dei cambiamenti poi anche per quanto riguarda le cessioni del quinto.
- Per le cessioni del quinto con importi fino a 5 mila euro il tasso soglia è salito a 19,10 per cento contro al un precedente di 18,83 per cento
- Per le cessioni del quinto con importi superiori ci 5 mila euro il valore passa ora a 18,37 per cento contro un precedente di 18,28 per cento.
Nel secondo trimestre del 2014 ci sono stati cambiamenti anche per i tassi anti usura relativi ai conti correnti, i cui tassi sono stati fissati per i conti di importo fino a 5 mila euro al 18,35 per cento da un precedente del 18,27 per cento, mentre per importi superiori si resta ad un tasso soglia del 16,57 per cento.