Il governo francese sta lavorando per definire la propria tabella di marcia per la riduzione del disavanzo e per mantenere l’impegno con l’Ue. Le previsioni di crescita ottimistiche spingono il Paese, ma l’Europa si aspetta che la Francia si conformerà alle norme di bilancio entro la fine del prossimo anno.
La Francia è in ritardo nel rientrare nei parametri europei di deficit – Pil. Essa ha già ottenuto una proroga di due anni sul termine iniziale per riportare il disavanzo sotto il limite che il trattato dell’Ue ha stabilito nel 3 per cento del Prodotto interno lordo (Pil).
► La Francia farà dei tagli per raggiungere il 3%
I partner europei temono che potrebbe saltare anche la scadenza del prossimo anno, e nel frattempo il governo sta lottando per riuscire a fare i tagli dolorosi. Il primo ministro francese Valls, nominato a fine marzo dopo che i socialisti sono stati sconfitti alle elezioni locali, ha promesso nel suo primo discorso di dare priorità alla crescita, alimentando il timore che la Francia potrebbe non essere in grado di raggiungere gli obiettivi dell’Europa. Ma dopo le parole severe da Bruxelles e da Berlino, il governo ha affermato di volere aderire ai suoi impegni, svelando i termini di un pacchetto di risparmio da 50 miliardi di euro che congela le pensioni e le prestazioni sociali per un anno e si basa su un giro di vite sulla spesa pubblica. Valls presenterà i dettagli del pacchetto in commissione finanze del Parlamento prima di inviarlo alla Commissione europea, che sorveglia le finanze pubbliche degli Stati membri. Il piano dovrebbe mostrare la Francia raggiungerà l’obiettivo di deficit – Pil al 3%, ma attraverso un percorso leggermente più lento.
Il governo francese ha aumentato le sue previsioni di crescita all’1 per cento nel 2014, all’1,7 per cento nel 2015 e al 2,25 nel 2016, contro lo 0,9 per cento, l’1,7 per cento e il 2 per cento.