Dopo la nomina della Marcegaglia alla presidenza di Eni, la direzione della BuildTech, stabilimento specializzato nella produzione di manufatti di acciaio di cui Emma Marcegaglia è vice Ceo, ha deciso per la chiusura del sito nel milanese. Incertezza per il futuro di 169 persone, a cui è stato proposto il trasferimento nella sede industriale di Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria. Non si è fatta attendere la reazione dei lavoratori, che sono entrati in assemblea permanente.
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Stando al gruppo invece la proposta di trasferimento entro la fine dell’anno degli impianti e del personale mira a salvare produzione e occupazione. «Una decisione, quella di trasferirci e di non chiudere – sottolinea il presidente della società Fabrizio Prete – che l’azienda ha preso con grande senso di responsabilità sociale proprio per garantire l’occupazione in un momento di grande crisi per il settore della siderurgia e dell’edilizia industriale, in particolare». Il trasferimento della produzione e dei lavoratori a Pozzolo Formigaro (a quasi 100 km da Milano) sarà realizzato nei prossimi mesi. «Sempre che l’attività -incalza l’azienda – non venga bloccata causando perdita di ordini e clientela».
La situazione in ogni caso rimane tesa, con la Fiom che fa saper annuncia che il lavoratori«non hanno alcuna intenzione di subire in silenzio la chiusura della fabbrica e i licenziamenti e alla notizia dell’annuncio aziendale hanno deciso di organizzarsi». È sempre la Fiom Cgil di Milano a mettere in evidenza che lo stabilimento di viale Sarca è in una zona «assai gettonata dal punto di vista edilizio».